domenica 6 maggio 2012

Viaggio a Miami : Il cibo sano esiste anche qua?

Partire da Bologna per andare a Miami e sperare di mangiare bene, sembrava da folli.
In realtà non è stato semplice trovare e analizzare il tesoro nascosto, ma con un pò di determinazione ce l'abbiamo fatta.
Quello che sappiamo degli  Americani è che mangiano male, producono una quantità incredibile di spazzatura e si muovono solo in automobile.
E' tutto vero. Ci sono però anche gli "altri" Americani.
Quelli che il cibo buono lo riconoscono, lo mangiano, lo producono e lo vendono.
Quelli che fanno attenzione a come si nutrono e che rispettano la terra.
Quelli che si interessano all'argomento "salute" e fanno di tutto per dare un' alternativa valida a chi, come loro, ha intrapreso una strada difficile, tortuosa ma giusta.
Ho soggiornato nella prima periferia di Miami, luogo assolutamente privo di anima. Tutto si ripete all'infinito: strade tutte uguali, complessi residenziali tutti uguali, centri commerciali fatti con lo stampino, stessi negozi, stesse opportunità per chilometri e chilometri.
Senza automobile sei come un uomo agli arresti domiciliari. La rete di trasporti pubblici non ti permette di raggiungere nessun luogo di interesse collettivo, figuriamoci quelli di scarso interesse!
Memore degli scritti del mio "Guru" Michael Pollan, non mi sono persa d'animo e con l'aiuto di John, il mio compagno, abbiamo cercato gli appuntamenti dei mercati settimanali dei piccoli produttori bio di Miami e dintorni.
Il calendario ricco e interessante ci ha permesso di visitare ed acquistare varie tipologie di prodotti di alta qualità e ottima tracciabilità (essendo proprio i produttori ad occuparsi della vendita). Una delle cose che ho apprezzato di più è stata la disponibilità e la cura con cui rispondevano alle nostre mille domande sulla loro merce.
Informazioni preziose e istruttive che mi sono poi servite nel momento in cui ho fatto visita ai classici supermercati (inclusi quelli biologici) dove si reca la maggior parte della gente.
Prima tappa: il famigerato Whole foods.
Quello che mi ha colpito è stato vedere che in realtà, tra un supermercato convenzionale e Whole Foods non cambia molto. La merce in vendita è più o meno la stessa, con la differenza che praticamente tutti i prodotti sono dichiarati Bio. Cibi pronti, merendine, bibite colorate, confezioni di patatine e snack vari. Allora io mi chiedo: mangiare sano vuol dire mangiare Bio oppure cambiare abitudini alimentari?
Tutt'altra cosa succede da Norman Brothers, supermercato con un'unica sede e che autoproduce una parte della merce (verdura e frutta), per il resto si affida a piccoli fornitori biologici. L'impatto è decisamente differente, un piccolo spazio curato ma non "laccato". Offre un'ampia scelta ma non esagerata e  l'illuminazione è normale e non da set cinematografico (ho notato anche questo!). I prodotti sono esposti su scaffali bassi che permettono di vedere tutto il negozio in qualsiasi punto in cui ci si trovi. Il personale è disponibile e reperibile, cosa che non capita mai in un grande supermercato con corsie alte quattro metri. Dettagli importanti per chi, come me, dedica tempo agli acquisti.

Foto di Whole Foods

snack

biscotti e merendine

preparati per dolci

reparto ortaggi

Foto di Norman Brothers


reparto frutta

Passiamo ora a parlare dei  mercati settimanali.
Ce ne sono quasi tutti i giorni della settimana con un picco di presenze nel weekend.
Sono distribuiti un pò in tutti i quartieri della città, così da permettere a chiunque di essere raggiunti senza fare decine e decine di chilometri. Alcuni espositori sono presenti in più mercati; tutti  propongono merce di loro produzione: carne, verdura e frutta di stagione, pane, dolci, marmellate, succhi di frutta naturali e piante officinali. Prodotti di bellezza, saponi  e perfino il gelato! Abbiamo conosciuto varie persone molto interessanti e assaggiato cibi di ottima qualità. E' stato un vero piacere scoprire di poter tenere alta la qualità della nostra alimentazione. Sostenere questo tipo di mercato locale ci assicura la possibilità di avere un'alternativa ai nostri acquisti e di poter scegliere come nutrirci... una scelta tutt'altro che scontata.

Mercati di Pinecrest e Coconut Grove

http://www.glaserorganicfarms.com/market.html


http://www.redlandorganics.com/

http://www.lauriespantry.com/
IL GELATO!!!!

2 commenti:

  1. Hai tantissima ragione. Se si vuole, si trova sempre autenticità. È anche una questione di volontà cercarla e poi sapere aprezzarla.
    Brava, continua a scrivere, a condividere queste esperienze. La lettura è interessante e scorrevole, un vero piacere!

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